Finisce con 30 assoluzioni – perché il fatto non sussiste reato – anche il troncone del procedimento definito col rito abbreviato a carico di una trentina di persone accusate di ricettazione nell’ambito dell’inchiesta Concorsopoli per i volontari in ferma prefissata di Esercito, Aeronautica e Marina Militare.
Secondo l’accusa, avrebbero “acquistato, con l’accordo di corrispondere ingenti somme di denaro non esattamente accertate, al fine di farne uso, la formula, ovvero il cosiddetto ‘algoritmo’, sufficiente a rispondere esattamente a tutti i quesiti somministrati ai candidati, diversi da matematica e logica, nonché il compendio, chiamata ‘pandetta’ necessario a rispondere correttamente a tutti i quiz di matematica e logica“. Formula e compendio di provenienza delittuosa, perché provento dei delitti di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Un’accusa non condivisa dalla difesa ma anche dallo stesso Procuratore Generale che ha chiesto l’assoluzione. Infatti, la VI sezione penale del Tribunale di Napoli, giudice monocratico dott.ssa Giovanna Carla Pasquale, ha assolto i trenta imputati in quanto il presunto algoritmo non può formare oggetto del delitto di ricettazione trattandosi di mera informazione e quindi non suscettibile di possesso materiale e giuridico.
In merito alla presunta pandetta è stato evidenziato che non può dirsi di provenienza illecita, poiché frutto di un riassunto delle materie oggetto di prova e della banca dati, pubblicate come di consueto sui siti dei rispettivi ministeri prima dell’esperimento delle prove preselettive.

Entro la fine luglio saranno depositate le motivazioni della sentenza che ha mandato assolti gli imputati tutti residenti tra le province di Caserta e Napoli. Assolti con rito ordinario in precedenza altri 45 imputati.
Nel collegio difensivo, fra gli altri, gli avvocati Giuseppina Caporaso, Mauro Foglia, Gaetano Argenziano, Giuseppe Cianniello, Nando Trasacco, Claudio Aronne, Carluccio, De Filippo, Anastasia Costanzo, Pietro D’Onofrio, Falci, Fulvio Fiorillo, Gerardo Forte, Di Pietro, Scafetta, Giuseppina Tafuro e Luigi Ziccardi.
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