Abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’approvazione del CDA della Università Luigi Vanvitelli dell’atto transattivo con l’aggiudicatario Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA per la ripresa dei lavori del policlinico a Caserta. Sinceramente non ce la sentiamo di gioire perché forti sono i dubbi che sorgono. In primo luogo perché annunciare un accordo se poi lo stesso ancora non è stato ratificato con un atto formale che, a quanto pare, sarà sottoscritto successivamente, ma di cui non è dato sapere il termine?
Ed ancora, se l’aggiudicatario poteva riprendere le attività, perché si è aspettato tre anni dalla sospensione dei lavori? L’aggiudicatario ha fornito garanzie per la completa conclusione del cantiere? Se sì, perché allora si parla di un su ingresso di società terze? E se non si riesce ad individuare tali società terze che succede? I lavori saranno nuovamente sospesi? Anche perché il tribunale di Roma ha già provveduto a dichiarare esecutivo lo stato passivo sia della Società Italiana per Condotte d’Acqua SpA che della Con. Cor.Su. Scrl, sua collegata che, di fatto, svolgeva i lavori del policlinico.
Noi speriamo che tutte queste domande trovino risposta nell’accordo raggiunto e di cui ne chiederemo, nel rispetto delle leggi vigenti quali portatori di un interessi diffusi e generali, l’accesso.
Non vorremmo che questa fosse una bella “trovata” elettorale per consentire a qualcuno di cavalcare l’esasperazione di noi casertani per soli fini propagandistici.
Questa volta noi saremo vigili e attenti a che ciò non avvenga. Non molliamo. Di promesse o di dichiarazioni eclatanti ne abbiamo piene le tasche, ora contano solo i fatti!! Questo è quanto dichiara Lina Ferrara, presidente del Comitato per il policlinico di Caserta.