Esatto, a testa alta: così, la Virtus Arechi Salerno, lascia il parquet al suono della sirena, nella 14^ ed ultima giornata del girone D1 del campionato di basket di Serie B, nella la sfida contro la Real Sebastiani Rieti.
A denti stretti perché, sia Maggio che Cardillo – causa problemi alle caviglie di entrambi- sono costretti ad assentarsi nelle fasi cruciali della gara; Maggio, poi, deve addirittura alzare bandiera bianca.
È stato bello rivedere Paolo Paci, Andrea Traini, Alex Righetti. Tre nomi legati alla recente storia del Basket targato “made in CE”. Una competizione che ha già il sapore della post-season.
Il punteggio sempre ben controllato dagli ospiti, ma il risultato matura solo a venti secondi dalla fine. Insomma, nulla di già scontato. Un vantaggio (esterno) che, nella prima parte di gara, è solo figlio di tiri (da ‘3’) troppo affrettati dei bleugrana, poi quasi annullato.
Un vantaggio (sempre esterno) che, nella seconda parte del match, è il risultato di una tremenda ‘pioggia di bombe’ messe a segno soprattutto da “sniper Ndoja“, che spacca la partita e diventa il “win-factor” nella sfida tra la capolista e la diretta inseguitrice. Ma niente paura, c’è ancora molto da raccontare.
Un ottimo lavoro, quello di Adolfo Parrillo, che conferma una evoluzione del suo gruppo già emersa dalla precedente gara. Un sforzo notevole se si considera che, nel roster, manca uno spot di #5 puro ed un “apriscatole” (il Ndoja della situazione).
Un lavoro di “adattamento” importante che, domenica sera, ha sdoganato un eccellente “Dinamico-Duo”, Lorenzo Tortù ed Andrea Valentini: dinamici ed efficaci, in attacco ed in difesa. Per Tortù, tanti punti e rimbalzi; uguale per Valentini, più un bel 16 di valutaz.ne Lega. A loro due si uniscono De Fabritis, Rezzano ed il già citato Cardillo. Menzione a parte, invece, per Maggio, ma ci ritorniamo più avanti.
Nel complesso, i ragazzi di coach Parrillo, hanno primeggiato su molti fattori del gioco: rimbalzi (off. e dif.), rapporto palloni persi/recuperati, punti nel pitturato (36 vs 26) e punti in contropiedi (14 vs 9). La direzione per il prosieguo di stagione, è senz’altro quella giusta ma, la vittoria, va alla Sebastiani.
In fondo, è pur sempre il miglior attacco: 1^ nel tiro da 2 e da 3; il miglior marcatore del momento (Loschi) gioca con Rieti e, Ndoja, è 2° a pari merito con Lestini (Cassino). Quindi, niente paura per i salernitani: la Virtus c’è, e cresce spedita.
Prima di concludere, la menzione su Maggio annunciata poc’anzi. Siamo al 3° periodo. Maggio prova un’incursione in area: mentre esegue un terzo tempo, sul secondo passo la sua caviglia cede e rimane a terra un po’, soffrendo. Traini, che lo marcava, recupera il pallone dal play virtussino e parte in contropiede.
Ad un tratto, dalla transenna della tribuna, una voce baritonale si eleva su tutte come una furia (col palazzetto quasi vuoto): “Traini… fermati! Lascia quella cazzo di palla… Non ti permettere di andare a canestro. Lo vedi che si è fatto male?!” Era Roberto Pietropaoli, uno che la Pallacanestro la capisce. Uno che nel basket ci mette il portafoglio… e anche la faccia!